Scimmie digitali


Quanto tempo abbiamo speso per appropriarci di uno strumento della conoscenza come la scrittura?
Quanti anni per imparare a leggere, a scrivere e poi a comprendere un testo, elaborarlo, metabolizzarlo, capirne sfumature e contesto in modo da poterlo effettivamente gestire e produrre, magari svelarne gli inganni?
Tanta fatica, ma poi si è aperto un mondo bellissimo e utilissimo, no? :)


Bene, ora vi do la cattiva notizia: la maggior parte di cose che apprendiamo oggi ci provengono per lo più da fonti multimediali: video, audio, ipermedia, piuttosto che da puro testo scritto.

Ma quanto tempo abbiamo speso per imparare i nuovi linguaggi? 
Audiovisivo (cinema, tv…) e Ipermedia (internet) sono due nuovi linguaggi, con una loro grammatica, sintassi, regole, logiche… senza sapere le quali siamo più o meno come un analfabeta che maneggia un libro.
Certo, lo guarda, lo usa a suo modo, vede gli altri leggerlo o scriverlo, a forza di maneggiarlo impara anche a riconoscerne qualche lettera, per abitudine qualche parola…
Ma quante possibilità e potenzialità di quel linguaggio, di esprimersi, conoscere e trasmettere informazioni e sapere, si sta perdendo?
Quanto facilmente chi conosce bene quel linguaggio potrà ad esempio fargli credere vera una cosa piuttosto che un’altra?

Non siamo nativi testuali solo perché qualcuno ci ha messo un libro in mano.
Allo stesso modo non si diventa nativi audiovisivi solo perché ci piazzano su un divano davanti a una tv.
O nativi digitali perché ci comprano un tablet.
Certo, si dirà, il sapere interattivo – non quello audiovisivo e multimediale! -  e le sue tecnologie e paradigmi di apprendimento hanno una logica molto più orientata al “try&learn”.  
Ma saper accedere a un’app, postare tweet, usare shazam è un po’ come saper accendere la tv, cambiare canale, registrare film, navigare tra canali satellitari, oppure come un tempo avere la cartella piena di colori, matite, pennarelli, fogli e diari.
Vi familiarizza sicuramente con la tecnologia, ma non vi dice molto sul linguaggio, su come usarlo per esprimervi e su come quelli che lo conoscono davvero lo useranno per farvi sapere ciò che vogliono.

Al più potremo definirci scimmie testuali, audiovisive, digitali. E non è un’offesa per la scimmia. Quanto piuttosto per noi che non torniamo a scuola e cominciamo dalle basi. Sì sì, dalle basi.

Ad esempio, prima di fare uno dei tanti corsi di web marketing, non sarebbe il caso di seguirne almeno uno di linguaggio ipermediale/web (e perché no, anche di marketing tradizionale volendo ;) se non lo abbiamo già fatto?
Quindi, questa è la buona notizia: possiamo sempre imparare :)
Io sono pronta a scommettere che ci si svela un mondo. 

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