Computer quantistici e Big Data


Big Data fa rima con computer quantistico: come si potrebbero utilizzare meglio i Big Data con i computer quantistici? Le risposte di Catalina Curceanu, Ricercatore Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e membro della Foundational Question Institute (FQXi).
L'interessante articolo su Ingenium dà lo spunto per parlare di computer quantistici e chiederci: verso che tipo di rivoluzione stiamo andando? come cambierà la nostra vita e il nostro pensiero? Si fa un gran parlare dell'angoscia di dove ci porteranno internet, i social e la digital revolution. Ma sembra davvero niente rispetto a quello che ci aspetta quando la fisica quantistica, che ha scioccato le più grandi menti del 900, inizierà a entrare, forse tra 20 forse tra 10 anni, sempre più intensamente nel nostro mondo quotidiano attraverso i computer quantistici.
I computer quantistici non saranno solo incredibilmente più veloci, più criptati, processeranno e memorizzeranno un numero incomparabilmente più grande di dati e informazioni, permettendoci di conoscere cose che ora possiamo sognare.
Il fatto è che loro e noi con essi cominceremo a ragionare in modo completamente diverso. Ovvero per ampiezza, densità di probabilità.
Data la simultanea sovrapposizione di più sistemi, avrà sempre meno senso parlare di questo oppure quello; i principi della logica aristotelica (identità, non contraddizione, terzo escluso) lasceranno sempre maggiore spazio a un approccio per lo più probabilistico.
Lo stato di una particella è un insieme di possibili stati, sovrapposizione di tutti i suoi possibili stati.
Quello che possiamo fare, che faremo, sarà dunque soprattutto "pesare" i vari stati con una probabilità quanto più attendibile. 
Se non siete scioccati, non avete capito niente. Leon Max Lederman, Nobel per la Fisica.

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