L’errore di Jim Messina


Jim Messina (foto di Jarle Naustvik)
38 milioni di persone in Italia usano Internet.
Tra chi si informa prevalentemente su internet, il 72%  ha votato NO (la percentuale più alta che per ogni altro canale informativo).
Al referendum hanno votato poco più di 33 milioni di italiani, con uno scarto tra voti SI e NO di 6 milioni.
Si possono analizzare dati più precisi, ma già così è facile capire come o sai comunicare bene sul web, oppure non hai chance.

Il Pd per la comunicazione relativa alla campagna referendaria ha arruolato Jim Messina, il guru della comunicazione già consulente di Barack Obama, che sembra abbia impostato la strategia di comunicazione così:
Comunicazione semplice e una voce sola.
Al referendum, l’obiettivo è creare uno standard unico di comunicazione e di strategia. Portare il Pd a parlare con una voce sola. Si tratta di supportare con un metodo serio e rigoroso un messaggio politico che, ovviamente, è nostro e non di altri.
Dico sembra, perché pare davvero inverosimile e bizzarro che un esperto di comunicazione digitale possa pensare una cosa del genere: “una voce sola”, “uno standard unico” “un messaggio politico che è nostro e non di altri”.

Ecco, confrontate queste dichiarazioni con le seguenti caratteristiche tipiche della rete:

  • Comunicazione non più da uno a molti (mainstream) ma da molti a molti
  • Interattività, 2.0, il link ha sostituito il punto
  • Ascolto, conversazione

  • Ipermedia: sapere stratificato, ogni dato è affastellato su un altro, non basta voltare pagina e proseguire il ragionamento, bisogna scegliere, “saltare” e proseguire. Bisogna confrontarsi con l’intera struttura che è costituita da “spazi di sapere” che, collegati fra loro, danno vita ad una rete.
  • Simultaneità, multitasking
  • Frammentazione del senso

  • Frammentazione dell’audience

Non trovate ora anche voi piuttosto bizzarro proporre "una voce sola, uno standard unico di comunicazione e di strategia, un messaggio nostro e non di altri" all’interno di un linguaggio che vive di frammentazione, interattività, molteplici fonti, ipermedialità e multidirezionalità dei messaggi? come si fa a parlare ad audience differenti su differenti devices con uno standard unico?
Si accettano chiarimenti.

Commenti

Post più popolari