L'insignificanza, l'ego e internet


Un commento all'interessante articolo di Le Monde
Troller, débattre, se répéter… pourquoi commenter un article en ligne?


Sintesi dell'articolo: Sul web e social (internet 2.0, dove cioè possiamo interagire), non leggiamo per imparare cose nuove, ma per confermare qualcosa che sappiamo già e agganciarci così a questo per dire la nostra.
La correlazione tra ciò che la gente pensa di leggere e che cosa realmente legge è piuttosto bassa (anzi, c’è l’"effetto ritorno di fiamma": se uno riceve la prova che il suo punto di vista è sbagliato, non cambia idea, ma diventa ancora più convinto di quello che credeva).
Leggere qualcosa 2.0 è solo il pretesto per commentare, e serve per lo più a dire al mondo "questo è quello che sono", ottenere il sostegno o l'approvazione del proprio gruppo sociale.
Like, commenti, condivisioni, post sono il vero obiettivo della lettura (non l’informazione, la comprensione, l’apprendere cose nuove): ovvero, modi di adulare il nostro ego.

Perché aggiungo io? siamo uno su 7 miliardi e mezzo!!! e ci sentiamo ovviamente così insignificanti, che se il nostro ego non fa qualcosa si suicida.
Non è colpa di internet, anzi, internet ci mette una pezza, se no stavamo tutti dallo psichiatra.

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