Something rich and strange












Quando ho cominciato a parlare di ipertesti, mi ricordo, era il '93. Internet era ancora una lumachina che mandava spesso in tilt computer a pochi hertz e piccoli byte. Poi vennero i primi cd, lo studio e la ricerca di un linguaggio che fosse plurale, multimediale, stratificato: i cui stili, i cui fruitori si articolassero e moltiplicassero. Scansioni digitali, elaborazioni di computer grafica, ipertesti didattici, pagine html..
Un linguaggio ancora tutto nuovo che cercava una sua grammatica, un vocabolario, uno stile...
Una intricata rete, un universo sempre in movimento, che ogni mese si evolve e si modifica. E dove l'unico modo per non perdersi è la bussola dell'arte, il solo libro da salvare nella tempesta.
Something rich and strange.

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